Visma|Lease a Bike, riconosciuta la contaminazione per Michael Hessman: pena minima, 4 mesi di squalifica (quasi tutta retroattiva)
Michel Hessmann può tornare a correre il mese prossimo. Squalificato per quattro mesi dalla NADA (Agenzia Antidoping Tedesca), il corridore della Visma | Lease a Bike ha già scontato i primi tre mesi retroattivi in seguito alla sospensione del team. Risultato positivo ad un diuretico, il Clortalidone, ormai un anno fa (il 14 giugno del 2023), poco dopo aver fatto parte della scorta di Primoz Roglic al Giro d’Italia, il neoprofessionista tedesco non corre dall’agosto scorso, dopo la prova in linea dei Mondiali di Glasgow, venendo poi sospeso anche dalla squadra, che tuttavia lo ha sempre sostenuto, sposando la sua teoria della contaminazione alimentare.
Un caso rimasto abbastanza silenzioso per molto tempo, che finalmente si risolve con una sentenza decisamente positiva per il corridore visto che è stato sanzionato con il minimo della pena possibile in questi casi. “La NADA ha concluso che è plausibile che Hessmann abbia assunto un farmaco contaminato come paracetamolo, ibuprofene o naprossene – spiega il team neerlandese, dando notizia della decisione – In precedenza, esperti esterni erano giunti a questa conclusione e la magistratura tedesca aveva archiviato il caso a gennaio”.
Pur riconosciuto innocente a livello legale, la giustizia sportiva “ritiene che il rischio di farmaci contaminati ricada sull’atleta”. Per questo è stata comminata ad Hessmann una sospensione minima, pari a 4 mesi, “con effetto retroattivo di tre mesi”. Chiaramente, “la proposta è stata accettata dal corridore” che dunque potrà tornare a correre fra un mese. “Dopodiché, Michel Hessmann e la squadra valuteranno come procedere”, conclude il team.
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